i have a bed & breakfast life.
i wake up and have my milk mug with cereals.
a quick shower and then off i go, diving into the flowing days.
a 24 for 7 working pace, with no regular coming -back- home time schedule.
i have dinner out almost every night, turning more and more demanding when it comes to chose food agreedable to my tastes.
it's already past midnight and even later when i step into my place half asleep.
only one ritual's left: to let everything come off from my face, to get cleansed for the night bed.
i take up everything in exactly as i've left it out this morning.
in a un-lived place, i go to sleep.
i'm letting down the domestic part of me.
the remaining will be enhanced and strenghtened.
hopefully
me and my touristic future!!
martedì 24 giugno 2008
lunedì 16 giugno 2008
sabato 7 giugno 2008
castrovillari e compagnia bella
due giorni a castrovillari - calabria
insieme ai fanciulli attori e organizzatori a veder spettacoli in piccoli borghi medievali. una gita che è anche lavoro. io a metà tra la curiosità e la necessità di stare con "i grandi", i professionali del teatro, fare rete, carpire volti e notizie, ingradire l'enorme archivio mentale che è la chiave personalissima con cui muoversi in questo mondo appuntito per realizzare qualsiasi cosa - risultati da raggiungere. [ questo dovrei fare molto di più e non faccio] dicevo io a metà tra questo e quello, e quello sono i ventenni fanciulli per cui siamo qui a napoli. per me bellissimi, con cui rido, faccio seri discorsi, mi stupisco per la concretezza e la vanità, per l'essere acerbi e maturi, veramente dentro a un passaggio cruciale. la verità è che ho ancora bisogno di madri, padri, fratellini e sorelline. ancora. e non credo sia del tutto un bene.
loro comunque davvero io li adoro.
il teatro mi ha sorpreso in due occasioni.
lo spettacolo tumore e la danza di i.n.r.i.
nel primo ho provato la paura che c'è nelle fiabe quando si parla della morte.
nel secondo, il godimento che mi dà la danza. puro.
insieme ai fanciulli attori e organizzatori a veder spettacoli in piccoli borghi medievali. una gita che è anche lavoro. io a metà tra la curiosità e la necessità di stare con "i grandi", i professionali del teatro, fare rete, carpire volti e notizie, ingradire l'enorme archivio mentale che è la chiave personalissima con cui muoversi in questo mondo appuntito per realizzare qualsiasi cosa - risultati da raggiungere. [ questo dovrei fare molto di più e non faccio] dicevo io a metà tra questo e quello, e quello sono i ventenni fanciulli per cui siamo qui a napoli. per me bellissimi, con cui rido, faccio seri discorsi, mi stupisco per la concretezza e la vanità, per l'essere acerbi e maturi, veramente dentro a un passaggio cruciale. la verità è che ho ancora bisogno di madri, padri, fratellini e sorelline. ancora. e non credo sia del tutto un bene.
loro comunque davvero io li adoro.
il teatro mi ha sorpreso in due occasioni.
lo spettacolo tumore e la danza di i.n.r.i.
nel primo ho provato la paura che c'è nelle fiabe quando si parla della morte.
nel secondo, il godimento che mi dà la danza. puro.
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