lunedì 8 settembre 2008

shadows

scrive natalia ginzburg
penso che lo Stato non è soltato formato di governanti, di istituzioni e di leggi che noi possiamo aver giudicato inaccettabili

e poi aggiunge
alla comunità dei nostri simili, dobbiamo cercare di dare non già la nostra paura, ma il nostro coraggio


come si fa se torni a casa e leggi che tagliano voli, treni, posti di lavoro...
e anche i fondi con cui vive il tuo progetto e quindi tu??

oggi ho dato paura a chi mi circondava, a quei simili che non sono governanti, leggi e istituzioni.

che coraggio ci vorrà per far fronte all'inaccettabile che nel giro di pochi mesi ci rimette tutti da capo a cercare in una volta sola lavoro città casa progetto e motivazione?

s. mi dice che sono forte perché ricomincio tutto da capo ogni volta, e vivo in un modo che impedisce di progettare, anzi di avere un progetto.

forse l'unica cosa che mi potrebbe aiutare invece adesso è sentire di avere un progetto.
difendere con forza la progettualità delle scelte, contro l'imprevisto che passa per causa maggiore.
per cui un anno e mezzo prima del previsto tutto potrebbe finire.

la paura mi spinge a desiderare di nuovo l'estero, via da questo paese terrificante.
mi chiedo se sia giusto, se ho idea di cosa significherebbe realmente.

mi salva in questo caso la ricerca di compromessi, di vie più facili se mai esistono.
andare dove ho un paracadute di amicizie o relazioni. non so
non mi viene in mente altro se non questo e il desiderio completamente opposto di avere una casa.
non so

paura e confusione invece che coraggio.
....

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