sabato 7 giugno 2008

castrovillari e compagnia bella

due giorni a castrovillari - calabria
insieme ai fanciulli attori e organizzatori a veder spettacoli in piccoli borghi medievali. una gita che è anche lavoro. io a metà tra la curiosità e la necessità di stare con "i grandi", i professionali del teatro, fare rete, carpire volti e notizie, ingradire l'enorme archivio mentale che è la chiave personalissima con cui muoversi in questo mondo appuntito per realizzare qualsiasi cosa - risultati da raggiungere. [ questo dovrei fare molto di più e non faccio] dicevo io a metà tra questo e quello, e quello sono i ventenni fanciulli per cui siamo qui a napoli. per me bellissimi, con cui rido, faccio seri discorsi, mi stupisco per la concretezza e la vanità, per l'essere acerbi e maturi, veramente dentro a un passaggio cruciale. la verità è che ho ancora bisogno di madri, padri, fratellini e sorelline. ancora. e non credo sia del tutto un bene.
loro comunque davvero io li adoro.


il teatro mi ha sorpreso in due occasioni.
lo spettacolo tumore e la danza di i.n.r.i.

nel primo ho provato la paura che c'è nelle fiabe quando si parla della morte.
nel secondo, il godimento che mi dà la danza. puro.

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